#sconclusionate
Le penne con i broccoli di mia zia sono un piatto pazzo, un primo che non va mantecato, creato contro le tecniche della cucina, fatto in maniera sconclusionata, ma con un risultato finale esplosivo.
Sarà il tocco di Silvana, grande appassionata di quadri?
Non può che essere diversamente, perché questo piatto non è pragmatico e perciò difficile da imitare, è un piatto artistico.
Proprio come un pittore stravagante, mia zia prepara il piatto tra una sigaretta e l’altra, il filtro umido poggiato sulle labbra, il fumo che si unisce al vapore delle pentole sul fuoco.
Penne con i broccoli: ingredienti segreti e odori forti
Zia Silvana in cucina procede in ordine casuale, ma fino a quel momento ha avuto una certa organizzazione: è stata dal fruttivendolo di fiducia a comprare i broccoli (che in caso di emergenza sostituisce col cavolfiore), è passata dal pescivendolo per reperire l’ingrediente magico senza il quale non può terminare il piatto.
Così fa bollire il broccolo in acqua salata appena, e lo lascia ammorbidire finché non si taglia con un grissino, come il famoso tonno in scatola.
A quel punto, zia Silvana si ferma per spalancare le finestre perché tutta la casa odorerà di broccoli, che per quanto possano fare bene tanto mi ricordano i piedi sudati! Meglio azionare anche la cappa e mandar via dalla cucina quelli dall’olfatto più sensibile.
Una volta cotti a puntino, i broccoli vanno a meditare in un’insalatiera con aglio e olio.
Dalla meditazione alla sindrome di Stendhal
La sessione di mindfulness dura fino a quando la pasta, rigorosamente penne, scolata al dente, raggiunge i broccoli: a questo punto la zia amalgama tutto rompendo il broccolo con un cucchiaio di legno.
Siamo stati scarsi di sale anche con l’acqua della pasta perché il colpo di coda per questo mari e monti alternativo arriva adesso: tanta bottarga di tonno grattugiata, salata come poche.
Se ne spolvera quanto basta, ma poca, ecco, non basta.
Alla prima forchettata il sapore è…diverso.
Diverso da tutto.
C’è la dolcezza tartufata del broccolo, il sentore pungente dell’olio all’aglio, unito a una potente sapidità secca della bottarga.
Un pasto che ti manda in totale confusione, ti stupisce.
Soddisfazione e riflessione, questo è il retrogusto delle penne coi broccoli di mia zia.
Che se ci pensate è come ti senti ad una mostra d’arte, appunto.
Le penne coi broccoli di mia zia sono la mia sindrome di Stendhal.
Si possono unire sapori così opposti e creare un grande piatto?
Zia Silvana, da grande artista, può.
Per me le sue penne sconclusionate sono un marchio registrato.
RICETTA DELLE PENNE SCONCLUSIONATE DELLA ZIA SILVANA
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- 500 gr di penne rigate
- 1 broccolo o cavolfiore fresco, a seconda della disponibilità del vostro fruttivendolo di fiducia
- tanta bottarga di tonno, presa solo dal pescivendolo di fiducia
- olio, sale e aglio q.b.
- un’insalatiera
- estro artistico (quello non si compra)
PROCEDIMENTO
Mettiamo sul fuoco un pentolone d’acqua con poco sale e portiamo ad ebollizione. Cuociamo il broccolo o il cavolfiore intero, senza tagliarlo, finché non sarà abbastanza morbido. Versiamo un dito d’olio e uno o più spicchi d’aglio in un’insalatiera e mettiamoci dentro il broccolo/cavolfiore, mescolando senza romperlo, ma solo per far sì che l’olio lo insaporisca. Lasciamolo lì per almeno un quarto d’ora.
Nel frattempo in un’altra pentola portiamo ad ebollizione dell’altra acqua per cuocere le penne, aggiungendo, di nuovo, meno sale rispetto al normale. Una volta scolate, rovesciamole nell’insalatiera e divertiamoci ad amalgamare il tutto facendo a pezzi il broccolo/cavolfiore, magari con un cucchiaio di legno.
Impiattiamo e grattugiamoci sopra la bottarga, ognuno secondo il proprio gusto.