#regale
Da moccioso cresciuto a Bologna non capivo nulla (o quasi): schifavo i cartoni animati, ma almeno amavo sua maestà la mortadella!
Piccola premessa a scanso di equivoci: la mortadella come la intendo io è enorme, ma va tagliata fine, deve avere i grani di pepe nero e non il pistacchio (cosa che adesso, vivendo in Sicilia, mi fa dare di matto).
Questa è quella originale, ed è quella di Bologna, tanto che si è meritata la dicitura IGP.
Anche altre tipologie sono interessanti e sono assolutamente da provare (come tutto, sapete ormai come la penso), ma la vera mortadella è una cosa a parte.
Emana un odore che andrebbe messo in boccetta e venduto in profumeria.
Ti fa sognare fetta dopo fetta e ti fa innervosire quando finisce.
Torniamo al principio, a quando non capivo perché i miei coetanei perdessero il loro tempo a guardare “Holly e Benji” anziché mangiare un panino con la mortadella.
Mio padre, drogato cronico di ciccioli di maiale (di cui prima o poi scriverò) aveva la bella abitudine di presentarsi a casa prima del pranzo del sabato con la mortadella appena comprata, e la finivamo subito, senza aspettare che il piatto fosse in tavola.
Solo io e lui, perché mia madre era una fan del salame e mio fratello, poveretto, pensava al prosciutto cotto che non sapeva di niente.
Veniamo ad una legge assoluta quando parliamo della regina mortadella: va mangiata subito, il giorno dopo non è buona, domani ci mangiamo il salame, il prosciutto crudo, la coppa o qualunque salume che non sia cotto.
La mortadella la compri e la mangi.
That’s it.
Sono passati 25 anni da quei tempi, sono cambiate tante cose, adesso mi piacciono le zucchine, sono diventato più umano, però due dettagli non si sono modificati e non lo faranno mai: continuo ad odiare i cartoni animati e ad amare la mortadella, la regina della gastronomia low cost.
Generalmente a Bologna è semplice da reperire, perché in ogni supermercato puoi scegliere tra due o tre tipi di mortadella autentica e decidere con quale lasciarti andare. Altrove si trovano versioni piuttosto commerciali e, fidatevi, non è la stessa cosa.
Abbiniamoci un bel calice di rosso non troppo corposo, come un bel pinot nero, allacciamo le cinture e spicchiamo il volo.
Lunga vita alla regina!