Perché “AfterTaste”?
Un uomo d’affari turco entra in un duty free italiano e chiede un vino “d’amore”.
Non rosso o bianco, non fermo o frizzante. Come aiutarlo? Come incontrare la sua richiesta?
Probabilmente torna a casa dalla moglie, o magari ha solo un’idea romantica dell’Italia.
Davanti ad un solo aggettivo, per quanto esperto possa essere, il nostro venditore consiglierà una bottiglia secondo la sua concezione sentimentale, probabilmente connessa ad un ricordo, regalandone un altro a chi lo berrà.
Un giorno scegliamo di seguire attentamente i passaggi della preparazione della frittata della suocera per poi replicarla sotto la sua supervisione utilizzando gli stessi identici ingredienti e perfino la stessa pentola. Eppure il risultato sarà diverso, facendoci pensare che sia il cuoco/la cuoca ad aggiungere il tocco in più di una ricetta indimenticabile.
È da qui che nasce l’idea di “AfterTaste”, il racconto del cibo e di ciò che lascia attraverso memoria ed emozioni, in un mix tra passato e futuro.